La Rete delle Case del quartiere di Torino ha deciso di fare una riflessione sull’impatto sociale che genera attraverso le sue strutture, corsi, attività culturali, eventi e l’incredibile circolazioni di utenti che mettono in gioco le proprie competenze ed idee. Come? Attraverso il progetto “Dalla fase rendicontativa alla valutazione dell’impatto sociale ed economico della rete” con il quale Euricse ha vinto il bando proposto dalle nove Case del quartiere di Torino. L’obiettivo principale del progetto è di predisporre metodologie per la valutazione dei risultati raggiunti nel corso dei due anni di attività.

Euricse si è occupata soprattutto negli ultimi anni del tema della valutazione, maturando modelli di raccolta dati per le cooperative sociali prima sperimentati su singole province e consorzi e poi consolidati su campioni rappresentativi di cooperative in tre regioni (Provincia di Trento, Veneto e Friuli Venezia Giulia). I modelli sono stati costruiti da Euricse sulla base di conoscenze scientifiche, letteratura e con riferimento a modelli ed approcci sviluppatisi a livello internazionale; i modelli grezzi così costruiti sono stati quindi discussi all’interno di tavoli di lavoro con le cooperative sociali anche in aree geografiche e con esponenti diversi, così da giungere ad un modello condiviso ed arricchito dalle esperienze comuni, ma fortemente basato sul rigore scientifico e sulla validazione.

Il percorso di valutazione d’impatto sociale della Rete verrà realizzato in due fasi: da giugno a settembre attraverso indagini e questionari, verrà realizzato uno studio che fotografi lo “stato dell’arte” della Rete; da settembre a dicembre, a partire dalle osservazioni emerse dail questionario, verrà creato un sistema di indicatori sulla base dei quali verrà valutato l’impatto economico e sociale generato da ogni Casa del quartiere, dunque dalla Rete.

Si tratta di un percorso molto importante, utile non solo alle Case ma anche a tutte quelle realtà che in Italia, come abbiamo potuto constatare attraverso il Convegno nazionale “Abitare una Casa per abitare un quartiere”, rappresentano spazi del welfare alternativo. Da un lato, infatti, ciascuna Casa potrà riflettere su quanto fatto fino ad ora e su quanto ancora bisogna lavorare per incrementare servizi ed inclusione cittadina; dall’altro verrà reso pubblico un sistema di indicatori che permetterà di diffondere il modello delle Case del quartiere. Potresti scoprire che la struttura che stai co-gestendo con un gruppo di associazioni della tua città, ha caratteristiche simili alle Case del quartiere di Torino e magari potrebbe entrare a far parte di un network nazionale. Non ci resta che vivere con passione questo percorso di valutazione.