Buona lettura sotto l'albero Si sa, a Natale si dice che siamo tutti più buoni, e con più voglia di leggere! Vuoi le vacanze, vuoi che si comprano più libri perche diventano regalo natalizio, insomma le statistiche ci danno più lettori nel mese di dicembre e gennaio.

E allora i Bagni Pubblici di Via Agliè, per l’occasione, hanno chiesto ai tutor del progetto  di editoria di quartiere “Il luogo ci continua” e ai “bagnanti” di casa qui  in Barriera di consigliarci alcuni titoli, novità del periodo o evergreen.

Ecco cosa ci consigliano…

Erri De Luca, “Pianoterra” edizioni Nottetempo.
Uno sguardo dal “basso”, dal piano terra appunto, per tante storie, racconti, luoghi diversi.
Giancarlo De cataldo, “I traditori”, edizione Einaudi.
Un racconto originale e spinoso del Risorgimento italiano (e dei semi del paese attuale).
Yann Martell, “La vita di Pi”, edizioni Mondadori.
Un libro per grandi e piccoli che racconta la storia di un ragazzo sopravvissuto ad un naufragio, durato 227 giorni.
Ulli Lust, “Troppo non è mai abbastanza”, edizione Coconino Press.
Graphic novel ambientata nell’Italia degli anni ’80, racconta del viaggio in autostop di due ragazzine punk tedesche. Un toccante atto d’accusa contro il machismo e la violenza.
Rabah Belamri, “Sguardo ferito”, edizioni Mesogea.
Nell’Algeria del 1962, alla vigilia dell’Indipendenza,la storia del quindicenne Hassan si intreccia inevitabilmente con quella dell’Algeria.
Daniel Pennac, “Il Paradiso degli Orchi”, edizioni Feltrinelli.
Le storie del sig. Malaussene, di professione capo espiatorio, arriva al cinema per Natale. E leggere la versione cartacea prima è dovuto!
AA.VV. “Regalo di Natale”, edizioni Sellerio.
Un uscita natalizia che Sellerio ha creato dieci anni fa. Un regalo “giallo” sotto l’albero, con i racconti di De Giovanni, Giménez-Bartlett, James, Malvaldi, Manzini, Recami.
J. M. Coetzee, “L’infanzia di Gesù”, edizioni Einaudi.
Un uomo e un bambino sbarcano in una città misteriosa, parlano una lingua che non è la loro e non ricordano nulla delle vite precedenti.

Oltre che tutti questi bei titoli i Bagni regalano, grazie al nostro Marco Magnone, una piccola strenna di Barriera! Buona lettura!!!

Non toccare di Marco Magnone

–       Io, certe cose, non le capisco. Non le capisco proprio.
–       Sentiamo cosa ti sei inventato oggi, un’altra delle tue?
–       Niente, è che certe cose, non le capisco. Non le capisco proprio.
–       Oh, vuoi spiegarti o no?
–       Massì, è quasi Natale, no?
–       Eh, questo lo so, anche da solo.
–       E a Natale è tutto buono, è tutto bello, no?
–       Eh, e allora?
–       Ecco, pensavo, è tutta una fregatura.
–       Ah, bene. E perché?
–       Bah, se ci pensi, le cose buone fanno male, lo tutti dicono. Ti ammazzano i grassi, lo zucchero, l’alcol, le sigarette, ti ammazza tutto. Ma lo sanno anche i bambini che quelle belle sono finte. E se la mettiamo così, a Natale che si fa, siamo a posto!
–       Oggi ciucca triste eh?
–       Bravo, fai il furbo te, guarda che è così. E sai cosa ti dico?
–       No, ti prego dimmelo, che non resisto.
–       Ti dico, caro, che se è così, ed è così, potete pure tenervelo il vostro Natale. Io, cosa me ne faccio?
–       Ah “mio” Natale proprio no, che al paese non c’è neanche.
–       A, bravi, avete fatto prima voi eh.
–       Ma stai zitto, non sai cosa dici. E al tuo paese, che sei tanto dritto, com’è Natale?
–       Eh, come qua.
–       Ah ecco. Ma poi cosa ti scaldi tanto tu?
–       E perché, non posso?
–       Sì sì scaldati pure, tanto mica puoi permetterti niente, né di bello né di buono…
–       Ah senti questo, lui sì che può! Ma vai va’, vai solo.
–       Eh io andrei. Andrei, ma dove vado?

Attento. Se vai nella notte, vacci in punta di piedi. Senza cercare di afferrarla o afferrarne il senso. Perché potresti spazzarla via con un soffio, come si spegne una candela. Perché la notte è fatta di solo respiro. Per questo non puoi toccarla. Come non puoi toccare il mondo, perché il mondo è come la notte. C’è qualcosa che nasce, ma se provi a far tuo, ti muore tra le dita. Come Natale.

(articolo scritto per il Corriere di Barriera)