Le Case del Quartiere sono snodi territoriali di Torino Solidale, la rete per contrastare l'emergenza covid-19

Le Case del Quartiere partecipano all’attività di sostegno alimentare della “Rete Solidale a sostegno della popolazione per affrontate l’emergenza epidemiologica da covid-19” sviluppata dalla Città di Torino con Arci, Caritas, Euphemia, EduCare e Rete delle Case del Quartiere e molti altri. 13 snodi territoriali distribuiti su Torino che assicurano rifornimento, stoccaggio di beni alimentari e di prima necessità, redistribuendo con consegna a domicilio a numeri molto grandi di persone, attraverso volontari civici.

L’iniziativa è stata realizzata con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Insieme andrà tutto bene“.

Le Case del Quartiere, dopo il decreto del 9 marzo 2020, con la chiusura totale delle attività, sono state costrette a interrompere o a ridurre drasticamente la loro attività. Il ruolo di Casa del Quartiere è continuato nella cura a distanza delle proprie comunità e nella riflessione su quale impatto e quali nuovi bisogni e primarie necessità avrebbe comportato lo scenario che si era delineato all’inizio della primavera 2020 (chiusura e/o servizi ridotti nel numero di persone, grave impoverimento dovuto all’emergenza in corso, restrizioni alla mobilità personale e conseguente mancanza di appoggio alle reti informali e di prossimità) in territori spesso già caratterizzati da diffuse fragilità economiche, sociali e lavorative.

La risposta si è delineata in un confronto all’interno della Rete delle Case del Quartiere e della Città di Torino, in particolare la Divisione Servizi Sociali, Socio Sanitari, Abitativi e Lavoro: ne è nata la candidatura del progetto “Snodi Temporanei di raccolta e distribuzione beni alimentari per persone in difficoltà” al bando Insieme andrà tutto bene della Fondazione Compagnia di San Paolo.
L’esito positivo del bando ha visto nascere il progetto Torino Solidale, la rete solidale grazie alla quale alcune Case del Quartiere si sono trasformate e organizzate in centri di raccolta e distribuzione di beni alimentari e di prima necessità. La creazione degli snodi territoriali presso le Case del Quartiere di San Donato, Barriera di Milano, San Salvario e Mirafiori sud è avvenuta alla fine del mese di marzo 2020.

snodi temporanei torino

L’attività degli Snodi Temporanei di raccolta e distribuzione di beni alimentari per persone in difficoltà dal 26 marzo al 3 maggio 2020.

I beneficiari dell’attività di sostegno alimentare sono stati individuati attraverso:

  • Protezione Civile Comunale

  • Poli di Inclusione Sociale della Città di Torino

  • segnalazioni dirette delle Case del Quartiere

  • segnalazioni di Parrocchie e reti associative locali

Sono stati forniti, quasi settimanalmente, beni alimentari e di prima necessità consistenti in una cassetta di cibo secco e in una cassetta di ortofrutta mista. Le consegne sono state fatte a domicilio. E’ stato fatto ampio e fondamentale ricorso a volontari e a collaborazioni con reti locali sia no profit (Parrocchie, Moschee, associazioni, gruppi informali), sia di commercianti di prossimità.

    Le Case del Quartiere coinvolte e organizzate in quattro snodi hanno nel complesso:

     

    > fornito assistenza alimentare a 1858 nuclei (per un totale di circa 5.800 persone)

    > realizzato 7297 consegne a domicilio

    > coinvolto 293 volontari

     

    > raccolto fondi da donazioni di privati per 23.800 euro (tutti i fondi sono utilizzati per ulteriori acquisti di prodotti alimentari e di prima necessità)

      Bagni Pubblici di via Agliè

      Casa del Quartiere di Barriera di Milano

      snodi temporanei torino
      snodi temporanei torino

      Il numero di famiglie assistite in fase di avvio del progetto era pari a circa 70 nuclei. Da marzo a giugno il numero è cresciuto fino a un totale di poco superiore a 780 famiglie, con un numero medio di 4 componenti per nucleo. Oltre alla semplice distribuzione dei panieri alimentari (avvenuta a domicilio nella fase di lockdown), è stata avviato un piccolo sistema di cura dei nuclei familiari presi in carico: attraverso telefonate dirette sono stati individuati altri bisogni, quali: la necessità di accesso ai farmaci per le persone anziane, la richiesta di alimenti, vestiti e prodotti per l’igiene per le famiglie con neonati, la richiesta di materiale didattico o di giochi per le famiglie con bambini, oltre a più rare richieste di orientamento a servizi ancora aperti (per esempio: CAF, cartolerie per la stampa dei compiti, etc). Dove è stato possibile, grazie all’attivazione della rete territoriale, si è cercato di rispondere alle richieste. 

      L’avvio, lo sviluppo e la gestione di un così elevato numero di nuclei famigliari è stato possibile solo grazie al prezioso aiuto di una squadra di volontari e volontarie. Fin dall’inizio della pandemia, appena prima della creazione dello snodo in via Agliè 9, erano già pervenute domande per il volontariato presso la Casa del Quartiere di Barriera di Milano, a descrivere il ruolo di riferimento che i Bagni Pubblici di via Agliè hanno delineato nel corso degli ultimi anni. La risposta solidale e di volontà di mettersi a disposizione della comunità da parte di abitanti e lavoratori di Barriera di Milano è stata molto alta: oltre 70 volontari hanno reso possibile le operazioni di rifornimento e distribuzione di panieri alimentari su tutto il territorio.

      Il numero sempre crescente di nuclei familiari ha reso necessaria una campagna con la richiesta di donazioni di beni alimentari, per l’igiene della casa e della persona e per la didattica attraverso i social media, una campagna video e strumenti più informali come telefonate e mail ai referenti delle associazioni e degli enti con cui i Bagni Pubblici di via Agliè hanno stretto relazioni e progettualità negli ultimi anni. La risposta è stata alta non solo dal quartiere, ma da tutta la città e dalla prima cintura di Torino. Inoltre, già prima della campagna di comunicazione, molti enti e piccoli commercianti di Barriera di Milano si erano proposti spontaneamente per la donazione di parte dei loro prodotti e del loro invenduto (tra gli altri: Degusto, Panacea, Mercato di Piazza Foroni, etc.)

      Casa nel Parco ha potuto mettere a risorsa del progetto la competenza ed esperienza derivante dal progetto Mirafiori Spreco Zero. Sono state attivate relazioni di collaborazioni con i partner del progetto e utilizzati un numero molto ampio di volontari. Ecco di seguito i dati dell’attività di Casa nel Parco:

      • n. beneficiari alla prima settimana di maggio: 385
      • n. pacchi consegnati a domicilio alla prima settimana di maggio: 1.085
      • n. volontari alla prima settimana di maggio: 48 (35 Casa nel Parco, 10 Cascina Roccafranca, 3 Comune Torino)

      Soggetti coinvolti: rete Mirafiori Quartiere a Spreco Zero per gestione beneficiari, monitoraggio aiuti erogati e condivisione di eccedenze alimentari: Parrocchia San Remigio, Parrocchia San Barnaba, Parrocchia Santi Apostoli, Parrocchia Beati Parroci, Associazione I Tralci/Parrocchia San Luca, Associazione Crescere Insieme, Casa Farinelli, Cooperativa I Passi. A questi si aggiunge la Parrocchia Immacolata Concezione (via Passo Buole 74) per gestione beneficiari e monitoraggio.

      Casa nel Parco

      Casa del Quartiere di Mirafiori Sud

      Le Case del Quartiere ai tempi del Corona Virus

      Casa del Quartiere di San Salvario

      snodi temporanei
      snodi temporanei
      snodi temporanei
      snodi temporanei
      snodi temporanei
      snodi temporanei

      La Casa del Quartiere di San Salvario ha assicurato rifornimento, stoccaggio di beni alimentari e di prima necessità, ridistribuendo con consegna a domicilio alle famiglie, grazie al supporto di 75 volontari.

      E’ stato messo anche a risorsa dell’attività il progetto Celocelo Food, la cui rete di progetto ha sostenuto l’attività di immagazzinamento e distribuzione alimentare. Durante l’emergenza coronavirus il progetto Celocelo Food ha modificato il suo funzionamento e intensificato le sue attività, fornendo sostegno alimentare alle famiglie e individui in difficoltà sociale ed economica (spesso legata alla solitudine e all’assenza di reti familiari).

      In una primissima fase sono state raccolte le segnalazioni di famiglie in difficoltà da reti local: Parrocchia Sacro Cuore di Maria, Parrocchia Santi Pietro e Paolo, Il Vaso di Sarepta onlus, Articolo 10 onlus, Parrocchia Vianney, Parrocchia Immacolata Concezione, Parrocchia Patrocinio, Il Villaggio che Cresce, Associazione Madri di Quartiere, Coabitazione I Tessitori- Acmos, Residenza temporanea Luoghi Comuni, Associazione CasaOz. Successivamente gli elenchi dei nuclei di beneficiari sono cresciuti soprattutto con le segnalazioni della Città.

      La Casa del Quartiere di San Salvario ha distribuito beni alimentari secchi e freschi e di prima necessità effettuando consegna a domicilio ogni settimana/dieci giorni, ad un numero crescente di famiglie, che al termine del periodo preso in considerazione da questo progetto ha superato il numero di 500 famiglie, residenti nella Circoscrizione 8 e Circoscrizione 1.

      Oltre alle attività di distribuzione diretta alle famiglie in carico, è stata attivata un’assidua collaborazione, con associazioni e altre realtà che svolgono informalmente attività di sostegno alimentare simili, tra cui Gruppo Arco, Parrocchia Sacro Cuore di Maria e Santi Pietro e Paolo, Moschea di via Saluzzo, Moschea di via Baretti, Associazione Mosaico – Azione per i Rifugiati, Cenacolo Eucaristico della Transfigurazione, Il Vaso di Sarepta onlus, CRI nelle occasioni in cui le derrate alimentari donate (principalmente frutta e verdura) eccedono il fabbisogno delle famiglie in carico alle varie organizzazioni.

      Per implementare la tipologia di prodotti e il numero di pacchi spesa sono state messe in campo anche altre azioni di solidarietà fra cui:

      • la “spesa sospesa”, un buono spesa lasciato dai cittadini, in collaborazione con gli esercizi commerciali della zona;
      • l’attivazione di una raccolta fondi, anche tramite Satispay (nel periodo aprile/maggio sono stati raccolti 15.000,00 euro);
      • il recupero delle eccedenze di pane dagli esercizi commerciali del quartiere che già collaboravano con Celocelo Food;
      • il recupero bisettimanale delle eccedenze di frutta e verdura dai mercati rionali di San Salvario;
      • la collaborazione con Eco dalle Città che rifornisce la Casa di prodotti ortofrutticoli recuperati ai mercati generali attraverso l’iniziativa “Carovana Salva Cibo”;
      • la collaborazione con la caffetteria Bagni Municipali (coop. Tavola di Babele) che ha realizzato l’iniziativa di raccolta fondi le “Consegne Municipali”;
      • la collaborazione con le suore Rosminiane di San Salvario che hanno messo in campo una raccolta fondi “Giorni di Marmellata” riutilizzando la frutta troppo matura per essere consegnata alle famiglie per il progetto attraverso la preparazione di marmellate;
      • la collaborazione con la start up Biova con l’iniziativa “Biova per San Salvario” che ha permesso sia di condividere lo spazio in via Valperga 18 dove effettuare lo stoccaggio e la consegna dei pacchi alimentari a partire dal 15/06/2020, sia di essere parte dell’iniziativa di Biova che consiste nella raccolta delle eccedenze di pane presso le panetterie del quartiere, la trasformazione del pane in Birra e la vendita presso i locali del quartiere. Una percentuale della vendita contribuisce alla raccolta fondi della Casa per l’acquisto di beni di prima necessità per le famiglie in difficoltà.

      Inoltre la Casa del Quartiere ha partecipato alle seguenti azioni che contribuiscono sia a fornire un sostegno concreto alle famiglie e singoli in difficoltà, sia a ridurre lo spreco alimentare:

       

      • la collaborazione con l’attività di ristorazione sociale del ristorante “Il Giardino”, a cui è stata donata frutta e verdura matura che è stata prontamente trasformata in piatti cucinati per comunità e dormitori;
      • l’iniziativa “I Piatti Volanti”, realizzata in partnership con Barrito Casa del Quartiere Nizza Millefonti, che consiste nella preparazione e consegna in bicicletta di pasti caldi alle persone più fragili, che ha visto coinvolti oltre alla Casa di San Salvario, la Casa del Quartiere “Barrito”, i ristoranti Bagni Municipali, Po18, Lo Sbarco e i soci dell’associazione Bike Pride Fiab Torino.

      Alcuni numeri delle attività svolte da Più SpazioQuattro:

      • numero nuclei oggetto di sostegno alimentare fino alla prima settimana di maggio: 193 
      • numero consegne fatte fino alla prima settimana di maggio: 712 
      • quantità di risorse intercettate da donazioni di privati: 600 euro 
      • stima quantità/valore donazioni: circa 1000 euro (circa 90 spese sospese) 
      • numero volontari coinvolti: 100 (di cui 4 inviati dalla Città di Torino)

      Sono stati coinvolti nella collaborazione i seguenti soggetti: 

      • per la gestione e monitoraggio dei beneficiari: 8 enti (Parrocchia Divina Provvidenza, Parrocchia Immacolata Concezione, Parrocchia Sant’Anna, cooperativa San Donato, Casa del Lavoro, associazione Articolo 10, Ufficio Pio San Paolo, cooperativa Zenith, Casa Zaccheo,UPM
      • per la raccolta delle spese sospese: 4 tra gruppi e associazioni associazione (Svau, Spesa Antenna Parella, associazione Volere la luna, Banca del tempo);
      • commercianti aderenti alla raccolta di generi alimentari: 8 (panetteria Elsa, 2 Carrefour Express, un CRAI, Sotto Casa market, mercato piazza Barcellona, mercato corso Svizzera, Agricobio);
      • per la raccolta di eccedenze alimentari: Parrocchia Sant’Anfolso – mensa di via Netro

      Giorni di consegna: giovedì e venerdì (circa 100 consegne a giornata).

      Gestione derrate di alimenti freschi e secchi, recupero dell’invenduto sul mercato, acquisti prodotti per l’infanzia, raccolta spese sospese donate dai cittadini e donate dalle associazioni, gestione volontari: lunedì e mercoledì.

      PiùSpazioQuattro

      Casa del Quartiere di San Donato

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      Rete Solidale: Case del Quartiere