DiversaMente: giovani contro le discriminazioni

Promuoviamo il ruolo dei giovani e della comunità educante come leader per la costruzione di città e società interculturali più inclusive, attraverso la diffusione della metodologia ANTI RUMORS promossa dal Consiglio d’Europa.

 

 

Obiettivo del progetto progetto DiversaMente – Giovani contro le discriminazioni è di rafforzare il ruolo attivo dei Giovani e della Comunità educante di Milano, Montesilvano, Pontedera, Torino e Reggio Emilia nella costruzione di città inclusive e interculturali promuovendo:

 

  1. la metodologia anti-rumours tra i giovani e gli operatori giovanili come strumento per valorizzare le diversità e favorire l’inclusione e l’uguaglianza;
  2. strategie locali e nazionali di protagonismo giovanile per il contrasto alle discriminazioni, la valorizzazione delle diversità e la costruzione di società inclusive;
  3. un maggiore coinvolgimento e partecipazione dei giovani nella co-progettazione e implementazione di strategie cittadine per il contrasto alle discriminazioni e la promozione delle diversità;
  4. una maggiore capacità di advocacy e mobilitazione da parte dei giovani a livello nazionale per favorire la partecipazione nella definizione di politiche pubbliche di contrasto alle discriminazioni.
diversamente
diversamente: giovani cotro le discriminazioni

Le attività del progetto DiversaMente:

 

  • Formazione sui temi delle diversità e delle discriminazioni per migliorare le competenze della comunità educante e dei giovani per la valorizzazione delle diversità e il contrasto alle discriminazioni: gli operatori ed educatori miglioreranno le proprie competenze attraverso momenti di formazione sulla metodologia anti-Rumours e la creazione di una Comunità di pratica per la condivisione di esperienze e conoscenze. I giovani acquisiranno inoltre conoscenze e competenze attraverso un programma di capacity building che approfondirà i temi delle diversità e delle discriminazioni con metodologie che li mettono al centro del cambiamento, in maniera propedeutica al percorso previsto nei risultati successivi e atraverso attività di educazione non formale e Edutainement con la creazione di un’innovativa “Escape rumours” che faciliterà il coinvolgimento attivo dei giovani sul tema del contrasto alle discriminazioni.
      • Protagonismo e mobilitazione dei giovani attivisti per la co-progettazione di strategie locali di contrasto alle discriminazioni in collaborazione con la comunità educante e le amministrazioni comunali: 260 giovani saranno protagonisti della co-progettazione e della realizzazione di azioni Anti-Rumours nelle 5 città per costruire spazi giovanili “liberi dai pregiudizi” e per realizzare eventi che diano loro voce e visibilità, coinvolgendo oltre 1.360 giovani frequentatori dei centri e 2.500 cittadini.
      • Protagonismo e mobilitazione dei giovani attivisti per influire sulla definizione di politiche pubbliche nazionali e sulla sensibilizzazione della cittadinanza per una maggiore valorizzazione delle diversità: i giovani attivisti delle 5 città raggiungeranno “nuove sfere di influenza”, rafforzando il proprio ruolo di change-makers anche a livello nazionale attraverso la creazione di una rete nazionale di “Giovani Anti-Rumours” che co-disegnerà e implementerà azioni di advocacy rivolte a 60 Istituzioni e campagne di sensibilizzazione per un ampio pubblico (circa 200.000 persone raggiunte).

      Il razzismo, l’intolleranza e i discorso d’odio sono incrementati in Italia con gli episodi di discriminazione in aumento anche tra i giovani, dentro la scuola e al di fuori, negli spazi di aggregazione giovanile formali e informali.

      Il razzismo, l’intolleranza e i discorso d’odio sono incrementati in Italia con gli episodi di discriminazione in aumento anche tra i giovani, dentro la scuola e al di fuori, negli spazi di aggregazione giovanile formali e informali.

      Nell’ Indagine SottoSopra, condotta da Save the Children nelle scuole secondarie di secondo grado, più di 3 studenti su 5 hanno dichiarato di essere stati vittime di discriminazione e aver vissuto sulla propria pelle violenze o minacce e quasi 9 su 10 sono stati testimoni diretti di comportamenti discriminatori nei confronti dei loro amici e compagni.

      Anche nell’ambito del progetto Spazi Giovanili Free of Rumors è emerso come all’interno dei gruppi giovanili ci sia una forte incidenza di fenomeni di discriminazione tra e nei confronti dei giovani: omosessualità, appartenenza alla comunità rom, obesità o l’essere di colore sono le principali “etichette” per le quali le persone rischiano di essere discriminate, a cui seguono l’essere di religione islamica, l’essere povero o disabile.

      La significativa presenza di stereotipi, pregiudizi e fenomeni di discriminazione impedisce di valorizzare pienamente le diversità impattando negativamente la costruzione di città inclusive e il senso di appartenenza a una comunità globale.

      Per rispondere a questo problema il progetto DiversaMente – Giovani contro le discriminazioni intende promuovere il ruolo dei giovani e della comunità educante come leader del cambiamento positivo nel promuovere la costruzione di città e società più inclusive.

      diversamente: giovani cotro le discriminazioni

      Attraverso una strategia basata sull’approccio interculturale, sulla partecipazione bottom-up sulla metodologia anti-rumours promossa dal Consiglio d’Europa, il progetto vuole contribuire alla prevenzione e al contrasto alle discriminazioni favorendo il protagonismo e la partecipazione attiva dei giovani a livello locale e nazionale. I giovani saranno coinvolti nella co-progettazione di strategie anti-rumours cittadine e azioni di contrasto, promosse sia all’interno degli spazi giovanili sia sul territorio cittadino in collaborazione con gli enti locali.

      Grazie all’attivazione di una rete di “giovani anti-rumours”, le azioni verranno promosse a livello nazionale tramite eventi e campagne di sensibilizzazione per portare la voce dei giovani nelle politiche di contrasto alle discriminazioni.

      Un progetto di ICEI (ente capofila) con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Comune di Montesilvano (PE), Comune di Pontedera (PI), Comune di Reggio Emilia, Movimentazioni APS (PE), ARCI comitato territoriale Valdera (PI), Giro del Cielo SCS (RE) e Associazione Rete delle Case del Quartiere di Torino (TO) in collaborazione con Comune di Milano, Comune di Torino, Consiglio d’Europa – Programma Intercultural Cities, UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e UNITED for Intercultural Action.

      Il progetto è finanziato da AICS – Bando Educazione alla Cittadinanza Globale (ECGT 2021).

      L’iniziativa sarà attuata in 5 Comuni italiani parte della Rete Città del Dialogo – la rete italiana delle città interculturali del Consiglio d’Europa di cui ICEI è il coordinatore tecnico – e coinvolge 6 organizzazioni della società civile, 5 enti territoriali e 16 spazi giovanili.

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