CO·CITY la città dei beni comuni e della collaborazione

CO·CITY è un progetto di sviluppo urbano promosso dalla Città di Torino nell’ambito del programma europeo Urban Innovative Actions (UIA), avviato ad inizio 2017 e che si concluderà a fine 2019. Il progetto rappresenta un’opportunità per dar vita a soluzioni innovative per la cura e la gestione dei beni comuni della città, in risposta al degrado urbano e al contrasto alla povertà. A partire dall’attuazione del Regolamento Beni Comuni Urbani, (approvato a Torino nel gennaio 2016, e adottato similmente anche in più di 100 comuni d’Italia), la Città intende promuovere un nuovo protagonismo dei cittadini per rendere i beni comuni una risorsa fondamentale dei processi di coesione sociale e rigenerazione urbana.

I partner del progetto sono: Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani, la Fondazione Cascina Roccafranca – capofila della Rete delle Case del Quartiere – e l’Università degli Studi di Torino. Tutte le realtà coinvolte nel progetto rappresentano un punto di riferimento per le azioni di rigenerazione urbana da attivare sul territorio.


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CHI SONO I CITTADINI ATTIVI? Per cittadini attivi si intendono tutti i soggetti, singoli, associati o comunque riuniti in formazioni sociali, anche informali e di natura imprenditoriale, che, indipendentemente dai requisiti di residenza o cittadinanza, si attivano anche per periodi di tempo limitati per la cura, la gestione condivisa o la rigenerazione dei beni comuni. Possono diventare beni comuni quei beni pubblici che, se curati e rigenerati dalla comunità, possono migliorare la qualità della vita di tutti.

I PATTI DI COLLABORAZIONE previsti dal Regolamento sui Beni Comuni Urbani della Città di Torino, sono lo strumento per attuare il progetto. Attraverso Co-City, si intende promuovere un nuovo tipo di relazione tra cittadini e amministrazione comunale, facendo dei processi di governance partecipata un elemento di spinta per il rilancio di interi pezzi di città e la riqualificazione degli spazi pubblici. I Patti di Collaborazione possono essere stipulati tra l’amministrazione locale e i cittadini attivi che intendono riattivare spazi dismessi o parzialmente in disuso, oppure aree verdi. Grazie al supporto della Rete delle Case del Quartiere, che accompagnerà i cittadini attivi nel corso dell’intero processo, sarà possibile realizzare nuove attività e rigenerare spazi, prima dismessi, per farli diventare luoghi di aggregazione per la cittadinanza. La stipula di un patto è un percorso di co-progettazione, condiviso e aperto, volto a far fruire di un bene il maggior numero di cittadini. All’interno del progetto Co-City, tre sono le possibili tipologie di patti di collaborazione:

  • Patti A: riguardano edifici in disuso messi a disposizione dalla Città per interventi di riqualificazione e per la realizzazione di nuove attività.
  • Patti B: riguardano luoghi di presidio pubblico sottoutilizzati (scuole, servizi socio-assistenziali, spazi culturali, etc.) che presentano un potenziale di utilizzo superiore rispetto a quello attuale.
  • Patti C: promuovono la cura e l’uso condiviso di spazi pubblici, aree verdi e strutture sottoutilizzate, anche su proposta di cittadini.

LEGGI L’AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI COLLABORAZIONE 



QUALI SONO I TEMPI? 

Il termine per la presentazione alla Città di Torino delle proposte per i patti di tipo A e B è il 30 settembre 2017. Per i patti di tipo C, oltre al 30 settembre 2017, ci sarà la possibilità di presentare i progetti ogni due mesi, fino a marzo 2019.


COSA SI PUÒ FARE ALL’INTERNO DEL PROGETTO CO-CITY? 

Ecco alcuni esempi di interventi e attività che possono essere oggetto di Patto di collaborazione.

1. Pulizia, manutenzione e cura di aree verdi, spazi pubblici, edifici:

  • pulizia, manutenzione, cura/adozione di aiuole, aree verdi, giardini pubblici, arredi urbani, sia a cadenza periodica che in giornate specifiche;
  • apertura e chiusura dei cancelli di aree verdi e giardini pubblici con segnalazione di atti di vandalismo e situazioni di danneggiamento e/o di non utilizzabilità al Comune;
  • pulizia, manutenzione e cura di spazi, aree verdi, muri.., anche all’interno di edifici pubblici (scuole, biblioteche..), allo scopo di garantire un maggior decoro e divulgare i principi dell’educazione civica.

2. Abbellimento e promozione della fruibilità da parte della cittadinanza di aree verdi, spazi pubblici e edifici:

  • interventi artistici e decorazione di muri in luoghi pubblici;
  • Realizzazione e installazione di arredi urbani, attrezzature ludiche e sportive per il recupero di aree e spazi (giardini pubblici, scuole, cortili privati a fruibilità pubblica).

3. Servizio al cittadino:

  • animazione territoriale: proposta di attività di animazione in spazi pubblici come sport, giochi, spettacoli ed eventi con frequenza periodica o occasionale;
  • attività socio-educative: proposta di attività socio-educative (doposcuola, attività formative..) presso la scuola di quartiere, in orario extra-scolastico, o in altri spazi pubblici;
  • servizi di informazione e orientamento: proposta di attività di sensibilizzazione e informazione della cittadinanza su temi specifici (sportelli di ascolto o di servizio, bacheche informative di quartiere..);
  • interventi di welfare di comunità: azioni che favoriscano il welfare generativo, ovvero favorire la rigenerazione delle risorse (già) disponibili, responsabilizzando le persone che ricevono l’aiuto, al fine di aumentare il rendimento delle politiche sociali a beneficio dell’intera comunità, per esempio promuovendo la solidarietà degli esercizi commerciali del territorio, sostenendo le famiglie in condizioni di disagio economico con la raccolta e la distribuzione di beni (anche usati) a soggetti in difficoltà, proponendosi per la gestione di mercatini dell’usato aperti alla cittadinanza.

4. Cultura e arte – valorizzazione del patrimonio:

  • attività di valorizzazione del territorio (patrimonio artistico, memoria storica..) nella definizione di itinerari, gestione di visite guidate e realizzazione di pannelli informativi;
  • attività per la promozione alla lettura, alla conservazione dei dialetti e dei piatti tradizionali.


QUALI FORME DI AGEVOLAZIONE E SOSTEGNO SONO PREVISTE? 

Per ogni ambito individuato, la Città di Torino ha stanziato dei fondi destinati a lavori di ristrutturazione e forniture, di diversa entità a seconda del livello di complessità dell’intervento (patti A, B,C). Inoltre per i patti di tipo C, proposti in spazi al di fuori di quelli già segnalati dalla Città, saranno messi a disposizione dalla Fondazione Cascina Roccafranca dei finanziamenti per materiali da costruzione, beni di consumo, attrezzature o altre forniture funzionali alla realizzazione degli interventi. Il progetto non può finanziare il costo del personale. Se la Città ritiene che il patto riguardi azioni e interventi di particolare interesse pubblico, i cittadini attivi possono usufruire di altre forme di sostegno, quali:

  • esenzione dal pagamento di canoni e tributi locali, ad esempio il pagamento del canone sul suolo pubblico (COSAP);
  • attribuzione alla Città di spese relative alle utenze;
  • fornitura in comodato d’uso gratuito di beni strumentali per lo svolgimento delle attività;
  • affiancamento di personale del Comune;
  • attivazione di personale dedicato proveniente da situazioni particolari di disagio sociale e economico, attivabili attraverso forme di lavoro accessorio oppure giovani in servizio civile.

SE TI SENTI UN CITTADINO ATTIVO E HAI UNA PROPOSTA di azione, idee e progetti per prenderti cura dei beni comuni urbani, gli operatori della Rete delle Case del Quartiere possono accompagnarti:

  • aiutandoti a strutturare la tua idea;
  • disegnando insieme un percorso progettuale;
  • cercando di farti dialogare con altre realtà che potrebbero essere interessate a condividere la cura dello stesso spazio, in modo da creare una rete di soggetti che rafforzino il patto;
  • accompagnandoti nella presentazione alla Città della tua proposta;
  • se la valutazione della commissione sarà positiva, una volta stipulato il patto, verrai anche accompagnato nella fase di start-up.

Trovi ulteriori informazioni e aggiornamenti – nonché le risposte alle domande frequenti sul progetto (FAQ) – sul sito dell’Ufficio Beni Comuni della Città di Torino.

Per contattarci direttamente scrivici a cocity@retecasedelquartiere.org


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