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Il 7 novembre 2015 si è svolto presso la Casa del Quartiere Cecchi Point il primo dei due seminari del progetto “Abitare una casa per abitare un quartiere”, organizzato dalla Rete delle Case del Quartiere di Torino in collaborazione con la rivista Animazione Sociale.

L’ appuntamento, “Spazi di auto-organizzazione per la vivibilità dei territori”, ha visto la partecipazione di circa 70 esperienze, oltre alla presenza di due relatori d’eccezione: Floriana Colombo e Gabriele Rabaiotti.

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Fra i temi trattati: welfare leggero, auto-organizzazione, sostenibilità, impresa sociale, beni comuni e condivisione, in un momento d’incontro per operatori di diverse realtà italiane. La giornata è cominciata con la presentazione della Rete delle Case di Quartiere, che, partendo dai dieci punti del Manifesto, ha analizzato il modello “Casa del Quartiere”, i bisogni a cui questi “spazi di comunità” rispondono e il ruolo degli operatori sociali, definiti “artigiani” per la loro capacità di promuovere e accompagnare i gruppi di cittadini attivi nei processi di auto-organizzazione. Si è poi proseguito con la presentazione di due esperienze italiane: l’impresa sociale CasciNet di Milano, nata dalla riqualificazione di una cascina nella zona ovest di Milano e la Casa del Quartiere di Alessandria, una struttura coordinata dalla Comunità San Benedetto al Porto (APS) poco lontano da un Ristorante Sociale gestito dalla cooperativa Coompany2.

Il primo esempio rappresenta un modello di riutilizzo dello spazio per la realizzazione di orti collettivi e nuove forme di agricoltura urbana. L’obiettivo del progetto è quello di realizzare una HUB multiservizi di innovazione agricola, culturale e sociale: uno spazio aperto in cui creare comunità attraverso attività di aggregazione e sostenibilità ambientale.

La Casa di Quartiere di Alessandria, invece, nasce facendo proprie le tecniche di progettazione partecipata sperimentate in altri contesti urbani per creare uno spazio condiviso in cui svolgere attività auto-gestite che variano dalla ciclofficina  ai mercati di vicinato. Uno dei maggiori enti con cui collabora la struttura è la cooperativa sociale Coompany2, che gestisce, nel quartiere Orti, un Ristorante Sociale. La centralità del cibo come accompagnamento alle relazioni viene assecondato da uno spazio polifunzionale che unisce la leggerezza della condivisione del pasto all’ esigenza dei cittadini di incontrarsi, parlare, stare insieme.

All’intensa mattinata è seguito un momento di rilancio da parte dei due osservatori Floriana Colombo, della cooperativa sociale A77, e Gabriele Rabaiotti, presidente di circoscrizione a Milano, che, da osservatori attenti, hanno identificato alcuni temi su cui quattro gruppi di lavoro avrebbero riflettuto nel pomeriggio.

L’ora a disposizione per discutere in gruppi è passata rapidamente, lasciando nei partecipanti tanti interrogativi e domande aperte.

La giornata è stata un positivo momento di incontro, confronto e riflessione fra diverse realtà italiane; una giornata di studio e convivialità in cui si è discusso su come fare comunità e partecipazione nell’ottica di costruire lo spazio urbano come bene comune.

In allegato il materiale della giornata:

Programma seminario 7/11/15

Le esperienze_7-11-15_CecchiPoint

Rilancio degli esperti (Slide)

Gruppi di lavoro